a cura di Spazio Humanities APS
ciclo di seminari integrativi alle attivitÀ didattiche | aprile-maggio 2021
Tetragono
avvegna ch’io mi senta
ben tetragono ai colpi di ventura
Par. XVII, 23-24
Tetragono è un’iniziativa rivolta a tutti quei docenti di discipline umanistiche che vogliano integrare la didattica per gli studenti del triennio con un’esperienza formativa all’avanguardia. Il ciclo propone quattro incontri che, a partire dai programmi ministeriali, sono pensati come supporto alla didattica attraverso un’attività seminariale ad hoc da parte di relatori d’eccellenza. Particolare rilievo verrà dato alla presentazione di innovativi metodi per l’analisi testuale delle opere letterarie, nonché alla trattazione di autori del canone novecentesco che altrimenti non troverebbero spazio adeguato nei piani formativi. Ciascun incontro avrà la forma di una conferenza-reading della durata di 2 ore e sarà condotto a distanza tramite la piattaforma per videoconferenze Zoom.
PROGRAMMA
1) Lectura Dantis: Inferno V e XXXIII – con Alberto Casadei / 8 aprile, ore 11:00
2) Diario d’Algeria di Vittorio Sereni e la Seconda Guerra Mondiale – con Franco Buffoni / 19 aprile, ore 12:00
3) Lo studio della letteratura (uno sguardo su funzioni e didattica della letteratura per percorsi di orientamento nel mondo universitario e nel settore lavorativo umanistico) – con Mario Barenghi / 6 maggio, ore 11:00
4) Scrittori e il fascismo – con Dacia Maraini / 19 maggio, ore 16:00
Riferimenti bibliografici essenziali per i quattro incontri:
(1) Alberto Casadei, Dante, Milano, Il Saggiatore, 2020; Paolo e Francesca (edizione commentata di Inf. V), a cura di Alberto Casadei, Garzanti, 2021;
(2) Vittorio Sereni, Poesie e prose, a cura di Giulia Raboni, Milano, Mondadori, 2013;
(3) Mario Barenghi, Poetici primati, Macerata, Quodlibert, 2020;
(4) Cesare Pavese, Il carcere, Torino, Einaudi, 1948¹; Dacia Maraini, La scuola ci salverà, Sonzogno, 2021.
L’intero ciclo sarà coordinato da Spazio Humanities APS, la cui esperienza nell’organizzazione di eventi culturali giunge al terzo anno di attività. Tra gli altri, l’associazione ha organizzato nel 2019 Poesiæuropa (https://www.umbrocultura.com/poesiaeuropa), iniziativa dedicata alla cultura umanistica europea che ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
I docenti interessati possono richiedere ulteriori informazioni scrivendo a: info@umbrocultura.com
Per i docenti, le studentesse e gli studenti Tetragono è stato…
La Lectura Dantis con Alberto Casadei è stata un’occasione per fermarsi a parlare e soprattutto ad ascoltare riflessioni su un poeta troppo gande per far semplicemente parte di un programma scolastico. I due canti scelti, il V e il XXXIII dell’Inferno, sono tra l’altro i più commoventi dell’opera.
(Serena Martinangeli, docente di lettere, Liceo “Pieralli”)
Ho partecipato con le mie classi del triennio al progetto Tetragono. È stata una bellissima opportunità di incontro e di confronto con docenti e studenti di diverse scuole dell’Umbria per riflettere, insieme a relatori esperti, su temi importanti, come l’amore, la guerra, l’impegno politico, attraverso opere fondamentali della letteratura italiana.
(Ilaria D’Amico, docente di lettere, Liceo “Pieralli”)
Personalmente ho trovato la Lectura Dantis con Alberto Casadei interessante, perché ho sempre visto l’Inferno della Divina Commedia come un argomento intrigante. Non avevo mai ragionato sulle teorie che il relatore ci ha fatto scoprire, anche il modo di vedere i personaggi mi è stato nuovo. Il dantista è stato molto chiaro nella spiegazione e non noioso. Ho preferito il canto V al XXXIII, mi è piaciuta l’idea del fatto che l’unico bacio della Commedia sia tra Paolo e Francesca proprio nell’inferno. Ho molto apprezzato il punto in comune che Casadei ha trovato tra i due canti: la perdita della ragione umana, soprattutto perché tale connessione è stata fatta in ambiti molto diversi. Mi sarebbe piaciuto scoprire qualche aneddoto in più riguardo ad alcune parti dell’Inferno, ad esempio il passo: “Molti son li animali a cui s’ammoglia, / e più saranno ancora, infin che ’l veltro / verrà, che la farà morir con doglia. / Questi non ciberà terra né peltro, / ma sapïenza, amore e virtute, / e sua nazion sarà tra feltro e feltro”.
(Laila, Liceo “Pieralli”)
Ho veramente apprezzato la Lectura Dantis, in quanto la Divina Commedia mi piace particolarmente e, come lo stesso Alberto Casadei ha detto, è molto vicina al genere Fantasy, cosa che penso pure io; magari è proprio per questo che mi piace. Devo dire di aver trovato l’incontro molto scorrevole e facile da seguire, data anche la bravura del critico che ha saputo tenere, piuttosto bene, alta la mia concentrazione. Sicuramente il punto che mi ha colpita di più dell’incontro, ma anche dell’Inferno in generale, è che non è detto che le persone che si trovano all’inferno siano per forza cattive, o assassine, perché di solito si pensa all’Inferno come luogo in cui si va se compiamo atti fisici (ad esempio rubare, uccidere, ecc.), mentre Dante dà spesso e volentieri la dannazione eterna a chi ha peccato nell’anima. Francesca e il Conte Ugolino sono personaggi “grigi”, cioè non sono persone perfide, ma al tempo stesso non possono essere considerate pure. Mi sarebbe piaciuto affrontare anche il canto XXVI che è il mio preferito in assoluto, ma capisco che non sia stato possibile per motivi di tempistiche, e anche perché, oltre al rispetto di Dante per Ulisse, i punti in comune si chiudono qui. In conclusione ho trovato l’incontro molto interessante e non mi dispiacerebbe affrontare un incontro simile anche per il Purgatorio o il Paradiso.
(Sara, Liceo “Pieralli”)
La Lectura Dantis mi ha interessato e coinvolto molto perché il relatore non è risultato noioso in quanto ha cercato di farci vedere tutti gli aspetti di Dante, soprattutto quelli più attuali. Quando il professor Casadei citava i testi le slide si sono rivelate utili per seguire meglio: infatti il linguaggio di Dante non è sempre semplice per un ragazzo di oggi, quindi questo ha semplificato le cose. Anche il fatto che il professore abbia inserito delle immagini con delle foto di opere d’arte ispirate alla Divina Commedia mi è piaciuto molto, perché mi ha aiutata ad immedesimarmi nelle vicende proposte con più facilità. Mi sono piaciute particolarmente le immagini delle opere di W.Blake e di T.Philips, che hanno dato una loro interpretazione di Paolo e Francesca.
(Valentina, Liceo “Pieralli”)
Questa lezione con il professor Casadei l’ho trovata interessante, perché ho avuto come la sensazione di entrare nel backstage di un film e scoprire tutti i retroscena. Di Dante trovo interessante il rapporto che ha con i suoi personaggi, ma lo trovo un pò “incoerente”, in quanto si sente vicino a loro ma allo stesso tempo decide di metterli nell’inferno, mentre lui, che ha commesso cose non giuste come loro, all’Inferno non ci finisce ma al contrario arriva direttamente a Dio. Infine la cosa che mi appassiona di più è il suo modo di scrivere contemporaneo, che sembra scritto da poco, il fatto che riesce a farti capire i sentimenti delle anime senza tralasciare niente. Come ci ha detto il Professor Casadei, Dante va a centrare dei discorsi importanti racchiudendoli in pochi versi.
(Sofia, Liceo “Pieralli”)
La lezione mi è risultata interessante soprattutto per come il professor Casadei ha evidenziato la particolare contemporaneità dei personaggi trattati e come Dante abbia voluto mettere in risalto l’aspetto umano, l’analisi antropologica dei comportamenti dell’uomo. A mio parere, il punto focale è dunque capire quale è stata la reazione dei personaggi a degli eventi che li hanno portati a perdere la ragione, che è la cosa che differenzia l’uomo dagli altri esseri viventi. Il fatto che Dante non giudica i dannati fa capire come per lui le colpe commesse possano essere le colpe di ogni uomo.
Quindi il viaggio che compie nell’aldilà risulta essere non solo una narrazione ma anche un viaggio di scoperta dell’animo umano. È in questo aspetto che troviamo la modernità in un’opera di settecento anni fa. Proprio in questo momento che stiamo vivendo, in cui i nostri confini sono stati estremamente ridotti a causa della pandemia, sarebbe stato molto interessante, per fare delle riflessioni, se il professore, in questa lezione, avesse trattato anche il personaggio di Ulisse che, come da lui stesso definito, sarebbe l’archetipo dell’uomo che vuole cercare oltre in confini imposti.
(Elena, Liceo “Pieralli”)
Ho trovato interessante la Lectura Dantis con Alberto Casadei, soprattutto perché il critico ha smentito quelle “credenze” che vengono spesso insegnate a scuola. Quindi, oltre ad avere un’utilità pratica sull’argomento, è stato utile perché dimostra che nulla è certo, che sarebbe meglio mettere in dubbio e non dare tutto per scontato, sia perché si scoprono sempre cose nuove andando avanti nel tempo, sia perché le informazioni potrebbero essere state manomesse o interpretate in modo errato rispetto alla realtà dei fatti. Il relatore ha parlato in modo molto comprensibile, assolutamente adatto al pubblico. Il mondo della Commedia è molto più ampio, perciò avrei introdotto un altro argomento magari sempre annesso all’Inferno. Ci sarebbero tantissime cose che potrebbero essere approfondite, considerando che, in conclusione, si può dire che Dante abbia prodotto un’opera innovativa rispetto a quelle del suo tempo. Si potrebbe spiegare quindi come effettivamente ad un uomo come Dante, con la sua vita e il suo pensiero, possa aver avuto questa ispirazione e come mai gli fosse venuto in mente di fare così tanti collegamenti diversi. Forse è un argomento troppo generale, ma sarebbe stato interessante trattarlo con un dantista. D’altra parte, ho potuto trarre insegnamenti diversi dalle nozioni, come ad esempio adesso so che Dante è un grande narratore, perciò non è mai troppo banale e scontato, quindi è un ottimo modello da seguire anche a distanza di 700 e più anni dalla sua esistenza. La sua opera non è solo un libro, è l’esempio concreto di ciò che effettivamente può fare un grande scrittore, che sia dell ‘300 o del XXI secolo. Spero quindi che in futuro ci possano essere altre possibilità di approfondimento, andando oltre al programma scolastico.
(Noemi, Liceo “Pieralli”)
L’incontro con Alberto Casadei mi è piaciuto molto e l’ho trovato interessante perché grazie al suo approfondimento siamo riusciti a capire meglio quanto Dante sia più vicino alla nostra realtà di quanto potessimo immaginare. Il modo appassionante con il quale l’esperto ci ha illustrato la sua vita ci ha fatto quasi immedesimare in essa. La parte che mi ha colpito maggiormente è stata quando ci ha parlato dell’immenso amore di Francesca verso Paolo, di come quest’ultima non si penta del suo operato perché la forza travolgente di un amore non può essere considerata una colpa. Infatti rimane ferma nelle sue decisioni e lotta con tutta se stessa per difendere questo sentimento. Il bello della loro storia è che è nato tutto spontaneamente senza nulla di premeditato, infatti si sono innamorati leggendo la travolgente storia d’amore di Ginevra e Lancillotto.
(Angelica, Liceo “Pieralli”)
Ho apprezzato molto questi incontri, interessanti, formativi, particolari. Qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso rispetto alla tipica lezione frontale professore-studenti.
(Giada, Liceo “Pieralli”)
Questi incontri sono stati molto interessati e visto che questi argomenti li abbiamo trattati in classe, li ho seguiti con una consapevolezza differente. La cosa straordinaria è che queste persone hanno collaborato fianco a fianco con quelli che oggi sono conosciuti come grandi poeti del ‘900: come Dacia Maraini, la quale ha collaborato con Pasolini alla sceneggiatura delle Mille e una notte, e anche Franco Buffoni, che conobbe Sereni e durante la lezione ha raccontato anche un aneddoto relativo ai loro incontri. Il progetto Tetragono aiuta a conoscere aspetti della vita e della poetica di questi artisti novecenteschi che nei programmi scolastici spesso non sono trattati.
(Nicole, Liceo “Pieralli”)
Ho trovato molto interessanti gli incontri, si percepiva la grande passione che muoveva i relatori e tutti coloro che facevano parte del progetto.
(Nicola, Liceo “Pieralli”)
Sono stati mesi e mesi complessi e difficili da affrontare e da seguire con la stessa leggerezza con cui eravamo soliti vivere le nostre giornate, fatte di sveglia all’alba per non perdere il pullman, di gioia nell’entrare in classe e con un accenno di sorriso salutare il fedele compagno di banco, sempre lì vicino a te, pronto a supportarti. Questo è quello che ci è stato portato via da un anno a questa parte, ma fortunatamente con le tecnologie, i mezzi necessari, siamo riusciti tutti insieme a costruire quella che era la nostra quotidianità. Ci sono stati offerti molti corsi da seguire, molto interessanti, moderni, ricchi di nuove cose da sapere, con delle persone pronte a spendere del tempo davanti ad un computer, che con la voce piena di felicità, pronunciavano ciò che più gli piaceva, che li affascinava della cultura, che sia matematica, italiano, inglese, arte. Noi, tra i Corsi che abbiamo seguito, abbiamo partecipato a delle lezioni, accompagnate dai nostri insegnanti, da delle scrittrici e scrittori incantevoli, che hanno avuto modo di condividere con noi studenti ciò che più li appassionava, ciò che noi ragazzi piano piano stiamo conoscendo e studiando con cura e dedizione. Ci sono state offerte delle lezioni riguardanti la Divina Commedia, capolavoro dantesco, che non smette mai di stupire. È stato veramente significante poter partecipare ma soprattutto ascoltare, insieme a tanti altri studenti, ciò che ci veniva presentato e raccontato. Purtroppo è stato un percorso breve, ma ci auguriamo tutti di poter condividere di nuovo questi momenti insieme, poiché non si smette mai di imparare. Ringraziamo tutti i professori, gli scrittori che hanno partecipato e hanno reso possibile ciò. “Soltanto chi osa spingersi un po’ più in là, scopre quanto può andare lontano”.
(Veronica, Gioia, Virginia, Silvia, Adele, Liceo annesso al Convitto “Principe di Napoli”)